martes, 18 de febrero de 2014

Sangue, sangre en español.

"Ogni sangue ha la sua storia. Scorre senza sosta nei labirintici meandri del corpo e non perde la rotta né il significato, rende rosso all’improvviso il viso e sfuggendogli lo impallidisce, irrompe bruscamente da un taglio nella pelle, si trasforma in protezione per una ferita, inonda campi di battaglia e luoghi di tortura, si converte in fiume sull’asfalto di una strada. Il sangue ci guida, il sangue ci innalza, con il sangue dormiamo e con il sangue ci svegliamo, con il sangue ci perdiamo e salviamo, con il sangue viviamo, con il sangue moriamo. Diventa latte e alimenta i bambini al collo della madri, diventa lacrima e piange su gli ammazzati, diventa rivoluzione e alza un pugno chiuso e un’arma. Il sangue si serve degli occhi per vedere, capire e giudicare, si serve delle mani per il lavoro e per le carezze, si serve dei piedi per andar dove il dovere comanda. Il sangue è uomo e donna, si copre di lutto o di festa, pone un fiore alla cintura, e quando prende nomi che non sono i suoi è perché questi nomi appartengono a tutti quelli con lo stesso sangue. Il sangue sa molto, il sangue sa il sangue che ha. A volte il sangue monta a cavallo e fuma la pipa, a volte guarda con occhi secchi perché il dolore li ha seccati, a volte sorride con una bocca da lontano e un sorriso da vicino, a volte nasconde la faccia ma lascia che l’anima si mostri, a volte implora la misericordia di un muro muto e cieco, a volte è un bambino insanguinato che cammina con le braccia alzate, a volte disegna figure vigili sulle pareti delle case, a volte è lo sguardo fisso di queste figure, a volte lo legano, a volte si libera, a volte si fa gigante per superare le muraglie, a volte ferve, a volte si calma, a volte è come un incendio che spazza via tutto, a volte una luce quasi soave, un sospiro, un sogno, un riposo della testa nella forza del sangue che ci sta accanto. C’è del sangue che fino a quando è freddo brucia. Questo sangue è eterno come la speranza."

José de Sousa Saramago fue un escritor, novelista, poeta, periodista y dramaturgo portugués. En 1998 se le otorgó el Premio Nobel de Literatura.

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